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Bolletta della luce per la seconda casa | Quanti casi?

Secondo il report di gennaio 2021 “Gli immobili in Italia” pubblicato dall’Agenzia delle Entrate, quasi il 20 % degli italiani ha una seconda casa e quindi deve “affrontare” il problema della bolletta della luce per la seconda casa.

Soprattutto se parliamo di case utilizzate per le vacanza il dubbio amletico resta sempre lo stesso: cosa mi conviene fare per risparmiare sulla bolletta della luce per la seconda casa? Meglio chiudere il contatore per riattivarlo l’anno successivo oppure lasciarlo attaccato?

Staccare o non staccare? Questo è il dilemma.

La prima cosa da considerare è che questo articolo farà un conto approssimativo tarato sull’utilizzo standard di una casa al mare, come abbiamo visto che molte famiglie possiedono.

Per cui considereremo un utilizzo di 3 mesi consecutivi per una volta all’anno con consumi medi.

Veniamo a noi. La prima cosa da sapere è che la differenza principale per la bolletta della luce per la seconda casa risiede nella tipologia d’uso: si passa da “domestico residente” per l’abitazione principale a “domestico non residenziale” per una qualsiasi seconda, terza, quarta casa.

Il cambio di costo influisce infatti sui costi fissi e non sulla quota di consumi dato che saranno applicati sulla bolletta della luce per la seconda casa un plus aggiuntivo degli oneri di sistema pari a circa 110 €/annui.

Ok teniamo a mente questo primo dato.

Ora andiamo a vedere quanto costa chiudere e riaprire un contatore: per un contatore residenziale di 3 Kw, se parliamo di mercato libero possiamo considerare tra costi amministrativi e costi commerciali circa 50 € (tenete conto che il costo commerciale è discrezionale tra una compagnia e l’altra, per cui può avere piccole variazioni).

Ormai ci mancano pochi dati per poter fare un calcolo approssimativo, ma abbastanza veritiero.

Quanto sono i costi fissi di una bolletta della luce?

Allora come abbiamo già visto in questo nostro precedente articolo, possiamo riassumere i costi fissi di una bolletta in quota potenza e quota fissa.

La quota potenza è un costo che varia in funzione dei Kwh impegnati ed ammonta a 20 €/Kwh, quindi nella nostra ipotesi di abitazione con 3 Kwh parliamo di € 60.

La quota fissa invece è una spesa annua di circa 180 € decisa principalmente dall’ ARERA anche se può essere in piccola parte definita dal fornitore stesso.

Quindi sull’esempio da noi fatto possiamo affermare che i costi fissi di una bolletta si aggirano intorno ai 240 € annui.

Il conto dei conti | Cosa conviene fare per la bolletta della luce per la seconda casa

Alla fine questo contatore conviene o no staccarlo per risparmiare sulla bolletta della luce per la seconda casa?

Ormai i conti sono semplici da fare: se i costi fissi sono 240 € all’anno significa che per tre mesi saranno 240 €  : 12 mesi dell’anno x 3 mesi di utilizzo reale = 60 €.

Se a questa cifra sommiamo i 50 € di costo per la chiusura e riattivazione del contatore arriviamo a 110 € con un risparmio annuo di circa 130 €.

Ora i dati ci sono, dipenderà da voi se questa cifra annua ripaga la procedura, effettivamente un po’ noiosa della chiusura e riattivazione (i tempi per la riattivazione sono di 5 giorni).

Sperando di aver fatto un po’ di chiarezza in mezzo a tutti questi numeri vi invitiamo a contattarci per ogni altra info e di venirci a trovare, sempre a Monsummano Terme, sempre Pura Energia, sempre l’Energia sotto Casa Tua